Le origini del gioco del poker non sono molto chiare e tuttora esistono diverse scuole di pensiero, alcuni pensano assomigli ad un gioco persiano ( che poi si è sviluppato in Europa grazie ai colonizzatori francesi ), altri che il moderno gioco del poker derivi da un gioco tedesco dei primi 800 chiamato “pochen” ( vantarsi).
Come spesso accade in questi casi, la storia si fonde con le varie leggende e le verità si perdono nella notte dei tempi, tanto più in casi come questo, dove le origini del gioco sono più antiche dell’invenzione della carta stampata e quindi particolarmente difficili da documentare.
Questo è un destino alquanto comune per tanti giochi d’azzardo, il che contribuisce anche ad infondergli quella componente di mistero che non fa altro che accrescerne il fascino che già di per sé esercitano su tutti gli appassionati e non, che invece di scemare con il passare dei secoli li fa diventare sempre più attraenti. Teo
La storia del Poker è così intrigante che ha portato a contendersi la sua paternità fra ben 4 diverse nazioni, l’Italia, la Francia, l’Inghilterra e la Germania, ognuna delle quali vanta aneddoti ed elementi a proprio favore, dove stia la verità e dove la leggenda molto probabilmente non lo sapremmo mai con certezza, sta di fatto che il gioco che più si avvicina al poker moderno deriva dal “Poque” francese , che si definì all'inizio del sec. XVII in Francia ed Olanda per poi espandersi in tutta l'Europa e in seguito negli Stati Uniti.
Ma se il Poker fosse nato in Italia?
Curiosa è anche la paternità rivendicata dall'Italia, che vuole le origini del Poker derivanti da un gioco di carte in gran voga nel periodo del Rinascimento e che spopolava specie nella città di Milano, dove per altro fu bandito da Francesco Sforza nel 1531, questo era un gioco chiamato “Lo Zarro”.
Come ben sappiamo, le cose proibite sono anche le più desiderate, il divieto imposto dallo Sforza non fece altro che avere l’effetto opposto, al “Gioco dello Zarro” ci si giocava più di prima, solo che non lo si faceva più in pubblico, ma nelle case ed in vere e proprie bische clandestine.
Le similitudini con l’odierno Poker sono notevoli, il gioco era composto da un mazzo di 20 carte ed ogni giocatore ne aveva in mano 5, con le quali poteva realizzare solo 3 tipi di punteggio, i quali erano “Coppia, Tris e Colore”.
Di questo gioco, dal quale si dice possa essere stato originato il moderno Poker, ci sono testimonianze evidenti nella storia, nella letteratura e nell'arte, primo fra tutti il famosissimo quadro del Caravaggio “I Bari”, dove i personaggi raffigurati stanno giocando proprio allo “Zarro”.
Le origini del Poker, una storia infinita
Il dibattito sulla vera storia del Poker è sempre molto acceso, anche perché i giochi con cui condivide elementi simili sono veramente tanti, se l’antico gioco persiano dell’”As Nas” ha caratteristiche molto vicine a quello che oggi conosciamo come Poker, anche il gioco inglese del “Brag” può rivendicare un certo grado di parentela.
In inglese “Brag” significa letteralmente “Vantarsi”, il che può essere benissimo un atteggiamento riconducibile ad un giocatore appassionato di poker, in più, tale gioco prevedeva anche la pratica del “Bluff”, il che rafforza ancora di più le ipotesi di una sua possibile progenità.
Cosa molto curiosa è anche che, le carte del poker dovrebbero derivare dalle mattonelle del domino cinese, dove grazie alla scoperta della carta (dinastia Sung, X Sec. circa) divennero di dominio pubblico e si diffusero per tutto il Paese.
Insomma, a questo punto è abbastanza chiaro che la verità assoluta non la avremo mai, ma l’ipotesi più plausibile rimane comunque quella che le origini del poker sono un insieme di elementi dei quali il gioco si è arricchito nei suoi lunghi anni di “passaggio” fra i vari popoli, culture e Paesi diversi.
Un lungo viaggio quello che ha visto come protagonista un gioco di carte che nel tempo acquisiva elementi sempre nuovi e particolarità che lo hanno portato ad una nuova veste, Le regole del poker moderno infatti, non sono basate su un solo gioco ma dalla fusione di regole di diversi giochi, e che nel corso degli anni si sia sviluppato fino a diventare il gioco del poker che noi tutti conosciamo.
New Orleans battezza l’odierno poker
Fra una leggenda, un falso mito ed una storia più o meno verosimile, le origini del poker affondano le loro radici in più di 400 anni di storia, ma per avere dei dati certi c’è da arrivare agli inizi del 1800 in America, per la precisione nella città di New Orleans, dove per la prima volta venne menzionato quello che poi è diventato il poker americano.
Le prime reali testimonianze dell’esistenza del gioco, sono state impresse sulla carta dalla pena dell’attore inglese “Joe Cowell” nel 1829, il quale, durante il suo lungo soggiorno negli Stati Uniti, si dedicò a scrivere le sue memorie che, fra le tante cose, parlano di partite di poker con 20 carte, dove 4 giocatori puntano su chi ha il miglior punteggio.
Solo dopo una quarantina di anni si inizia a giocare con il mazzo detto “alla francese” (composto da 54 carte) e si ha l'introduzione del colore ( cinque carte dello stesso colore e simbolo).
Il suo boom nella moderna veste odierna il poker però lo ha nel Far West americano del XIX Secolo, dove i battelli che percorrevano incessantemente il fiume Mississippi erano diventati dei veri e propri casinò galleggianti e che lo eleggono come uno dei passatempi più comuni da praticare.
Proprio di questa straordinaria diffusione parla anche il primo libro in assoluto che parla di poker, si tratta di “An Exposure of the Arts and Miseries of Gambling”, scritto e pubblicato dallo scrittore Green Jonathan H. nel 1843, questo è solo l’inizio di un filone di scritti dedicati a quello che si stava per rivelare uno dei giochi di carte più apprezzati e seguiti del mondo.
Il Poker conosce anche l’illegalità
Il poker conosce un notevole sviluppo a livello territoriale, nel corso della Guerra Civile Americana, quando i militari si spostavano in lungo ed in largo per tutto il continente, “contagiando” sempre nuove persone con la voglia di divertirsi a questo nuovo ed incredibile gioco, che via via che si sviluppava e si allargava a macchia d’olio, subiva anche delle importanti trasformazioni.
Nascono da qui le prime varianti del gioco, come il Draw Poker, lo Stud Poker o il Community Card Poker, i giocatori sono sempre più attratti dalla competizione che questo passatempo generava e dalla possibilità di vincere denaro vero, non solo seguendo sempre le regole.
E’ proprio in questo periodo infatti che il gioco del poker divenne oggetto di interesse da parte di chi lo vedeva come uno strumento per arricchirsi facilmente, cosa che nel corso della storia ha dato vita ad episodi non proprio ammirevoli, fatti di risse, sparatorie, feriti e morti ammazzati per una partita a carte.
Ma anche questi eventi negativi hanno contribuito a far diffondere il gioco ancora più prepotentemente in tutto il mondo , basti pensare alla quantità industriale di film e rappresentazioni di ogni tipo che hanno avuto come parte integrante della loro trama, interminabili partite a poker e conseguenti scontri fra pistoleri a cui non andava giù la sconfitta.
Il cinema e le leggende hanno anche contribuito a generare veri e propri miti attorno al gioco del poker ed ai bluff che personaggi più o meno reali attuavano in tutto il mondo per spennare i loro avversari, sfruttando la loro poca esperienza a quello che era per tanti un tipo di divertimento del tutto nuovo.
Il poker nel XX Secolo
Proseguendo il nostro racconto, la storia del poker odierno conosce agli inizi del ‘900 un altro passaggio importante, in quel periodo infatti la variante più diffusa e giocata in assoluto nei casinò di tutto il mondo è il 7 Card Stud Poker , che manterrà il suo primato ancora per 50 anni, fino a lasciare il posto a quella che è una delle versioni di poker più giocate oggi negli anni 2000.
Stiamo parlando del Texas Hold’Em, che viene a sua volta seguito dall'Omaha Poker, varianti molto simili del famoso gioco, che hanno come caratteristica particolare il fatto di prevedere anche carte in comune, oltre a quelle personali e che hanno riscosso fin da subito un successo smisurato.
Si dice che sia stato proprio un giocatore texano ad esportare negli anni ’60 il Texas Hold’Em negli scintillanti casino di Las Vegas, questi è una delle vere leggende viventi di questo gioco, se seguite il mondo del poker, molto probabilmente avrete già sentito parlare del signor Doyle Brunson, storico giocatore di Texas Hold’em e pluricampione mondiale del WSOP.
Questi sono gli anni in cui in America iniziano a spopolare anche svariati tornei, alcuni dei quali sono ad oggi ancora giocati, dimostrando una forma di continuità davvero invidiabile e non molto comune con altri giochi del genere, in questo periodo nascono anche diversi manuali e libri su strategie e trucchi da utilizzare al tavolo verde.
E’ del già citato Brunson uno dei più celebri libri dedicati a quello che da lì a poco verrà definito come una vera disciplina sportiva, il libro si chiama “Super/System”, ma è solo il primo di una lunga serie che seguirà la sua scia e da li a poco usciranno fuori numerosi titoli più o meno conosciuti ai nostri giorni.
Se Doyle è una leggenda vivente del Poker Texas Hold’Em, un altro signore degno di menzione è senza dubbio David Sklansky, campione di poker e vincitore anch'esso del WSOP a più riprese, autore di libri e importante contributore di studi statistici su questa interessante disciplina.
A poker non basta la fortuna
Uno dei motivi di grande successo del gioco del poker, sta senza dubbio nel suo elevato livello di competitività, contrariamente infatti alla gran maggioranza dei giochi d’azzardo, per giocare a poker la fortuna non basta, ci vuole una certa dose di preparazione prima, durante e dopo.
Non ci si può in questo caso affidare solo alla fortuna, che ci vuole sicuramente di base, ma insieme a questa è necessaria anche una formazione di base sulle regole delle numerose variante, calcoli delle probabilità, statistiche e non per ultimo molto sangue freddo.
Un buon giocatore di poker difficilmente potrà raggiungere alti livelli contando soltanto sulla componente fortuna , inoltre, un professionista di questo gioco non gioca quasi mai esclusivamente per soldi, ma lo fa per provare agli altri e non ultimo, anche a se stesso la sua abilità, chi gioca solo con il mero fine del guadagno difficilmente porta a casa grandi risultati.
Non pensate che un giocatore professionista di poker sia uno sprovveduto che ha la dea bendata dalla sua parte, questo è un soggetto che studia e si forma, ha la mente analitica ed aperta ai ragionamenti mentre gioca attivamente al tavolo, guardate che fare il giocatore di poker non è sempre e tutto rose e fiori, è un’attività molto stressante.
Troppo facile invidiare coloro che si trovano ai tavoli verdi e incassano milioni in fiches senza sapere come e quando, ma soprattutto il perché sono arrivati li, il percorso che attende chiunque voglia diventare un professionista del poker è lungo e tortuoso e non immune da cadute in fallo.
Un passatempo anche oggi
La premessa di cui sopra ci fa entrare in un ambito molto vasto, che per tale motivo non andremo a trattare nello specifico, rimandando l’argomento ad altre pagine apposite del sito, che è quello dell’accanimento al gioco e delle problematiche che spesso porta con sé.
Se andando indietro nel tempo troviamo episodi disdicevoli legati al gioco d’azzardo, che conseguentemente hanno interessato la storia del poker, è altrettanto vero che a poker si è sempre giocato anche e soprattutto per diletto.
Con questo vogliamo metterti in guardia dall'idea di giocare fin da subito come un esperto professionista e vincere tanti soldi, il poker, come qualunque gioco d’azzardo presente sulla terra, va approcciato prima di tutto in maniera amatoriale e messo alla stregua di un divertente passatempo.
La pubblicità, la televisione, i cinema e la moderna tecnologia, tendono a far passare spesso un messaggio sbagliato, dove il giocatore è sempre bello, ricco, famoso, viaggia in Ferrari ed è circondato da bellissime donne, questo è un mito da sfatare.
Gli anni 2000 e le poker room
I casino di Las Vegas, la TV e l’avvento dell’online, hanno fatto sì di creare attorno al fenomeno poker un interesse mai visto prima, i tornei negli Stati Uniti sono spettacolari e vengono trasmessi in tutto il mondo, le persone iniziano ad emozionarsi anche nelle loro case, è il momento in cui il poker sbarca con tutta la sua forza in tutta Europa.
Le case da gioco europee vedono una richiesta di pubblico repentinamente crescente in questa direzione, nascono così le prime Poker Room, stanze dedicate esclusivamente ai giocatori di Poker in cui si svolgono appassionanti tornei e dove vengono vinte cifre a molti zeri.
Anche l’Italia non resta certo a guardare, la prima casa da gioco italiana che ha ospitato un completo torneo di Texas Hold'Em è stata il Casinò di Sanremo, il quale è stato poi anche tappa dell'European Poker Tour.
Arriviamo quindi ai nostri giorni, dove l’adrenalina del poker si sposa perfettamente con la possibilità di giocare direttamente dalla propria casa senza dover affrontare noiosi e dispendiosi spostamenti, l’era del poker online è appena iniziata.
Il Poker online e le sue innumerevoli versioni
Negli anni a seguire si avrà una crescita enorme di giocatori di poker online e anche della la nascita di una infinità di varianti.
Draw Poker , Stud Poker , Community Card Poker , Razz, Hi-Lo, 7 Card Stud, Poker a Carte Comunitarie, Texas Hold'em e Omaha per citare i più conosciuti e giocati nel mondo.
Negli Stati Uniti nei primi anni del XXI secolo la nascita dei poker on-line, e l'inserimento delle telecamere per le carte coperte rendono il gioco del poker di una popolarità incredibile.
Il WSOP e il WPT (due tra i più esclusivi tornei di poker in America) approdano alla TV satellitare e via cavo, facendo conoscere a milioni di persone il fascino e l'adrenalina del gioco del poker.
Anche nel vecchio continente grazie all'European Poker Tour si ha un grosso incremento di giocatori (on-line e nelle sale da gioco), favorendo anche la formazione di associazioni e la nascita di club dove giocare al poker in tutte le sue varianti.
Con l'avvento di sale da gioco on-line regolari Aams (con tutti i requisiti a norma di legge) sono nati numerosi tornei satelliti, dove poter provare la propria abilità nel cercare di approdare a tornei come il WSOP o il WPT, dove sia la quota di iscrizione, decisamente fuori dalla portata del semplice giocatore, e la bravura dei partecipanti erano un’esclusiva di pochi.